Guerre e guerriglie 04/02/2011

Pubblicato il da diariodiungiornalistaprecario.over-blog.it

GUERRE E GUERRIGLIE

 

Dopo la seconda guerra mondiale il mondo sviluppato ha vissuto lunghi decenni di pace, o quasi, nel precario ma resistente equilibrio garantito dalla " Guerra Fredda" prima e da una forma di dipendenza politica nei confronti delle superpotenze mondiali poi. Ma le guerre ci sono state e ce ne sono ancora numerose, nel Terzo Mondo.

Solo nel secondo dopoguerra, si sono calcolati oltre venti milioni di morti: in Asia, in Africa, in America Latina (Corea, Algeria, Egitto, Siria, Israele, Vietnam, Angola, Mozambico, Iran, Iraq, Libano, Guatemala, Nicaragua, Bolivia, Colombia, Etiopia, Somalia, Eritrea, Indonesia...).

Oggi nel 2011 le cose non sono cambiate. Esistono ancora molte dittature in molti paesi. La miseria e la guerriglia continuano a dilagare incontrastate senza che giornali, tv, premier ed opposizioni ne parlino apertamente. Continuiamo a preoccuparci di Ruby, del Grande Fratello e del nostro insopportabile voyeurismo. Dimentichiamo invece quei poveretti, ridotti a combattere da bambini in guerre totalmente estranee alla nostra stressante vita. Dimentichiamo il lavoro nero e lo sfruttamento nel continente asiatico.

Non metterò foto strazianti di bambini mutilati dalla guerra, non vi farò vedere le condizioni di lavoro di uomini, donne e minorenni. Sarebbe semplicemente un modo (di cattivo gusto), per sponsorizzare la sofferenza a scapito della dignità altrui, solo per far pietà e niente altro.

Quello che chiedo invece è che ci sia maggiore informazione. Trovo insensibile ed antidemocratico l'atteggiamento di politici e mezzi di comunicazione, che fanno arrivare alla nazione notizie approssimative sul Terzo Mondo, bombardandoci invece con l'importanza del nostro intervento “umanitario” in questa o in quella guerra, mostrandoci foto e video cruenti con il solo scopo di dividere maggiormente le due culture (Occidentale, Islamica), facendoci così dimenticare che le guerre di cui noi siamo a conoscenza non sono mosse per la libertà, bensì per il "Dio Denaro" e per il monopolio delle risorse energetiche (Petrolio, Gas...). Non possiamo lavarci la coscienza donando tramite sms 1€ per l'iniziativa umanitaria di turno, sponsorizzata da volti famosi pagati per fare beneficenza. Nel nostro piccolo possiamo fare molto di più, magari informandoci, evitando di fare sprechi di qualsiasi tipo, facendo la voce grossa quando si parla d'intolleranza, o magari utilizzando anche un semplice Blog in modo intelligente, mettendo da parte le avventure amorose del sabato sera per dar spazio a realtà più importanti.

Chiedo scusa se sono stato noioso o se quanto ho scritto vi possa sembrare una banale perdita di tempo. 

 

Mirko Galante

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