Pillole magiche + Dieta = Salute Compromessa

Quest’anno l’estate ed il bel tempo si sono fatti desiderare più del solito, ma finalmente hanno fatto capolino sul “Bel Paese”. Con le temperature che sfiorano i 40 gradi, una gita al mare sembra essere l’unico modo per trovare ristoro dal caldo. Ma siamo sicuri di essere pronti per la prova costume?

I più attenti già da tempo si sono sottoposti ad allenamenti e diete ipocaloriche, e ora, con evidente soddisfazione, mostrano spavaldi il risultato di tanta fatica. Ma cosa accade a quella grossa fetta d’italiani che, vuoi per pigrizia, vuoi per impegni lavorativi, si è presentata ai primi bagni con qualche chilo di troppo?

La risposta è semplice: Diete drastiche consigliate da amici e parenti, oppure nei casi più disperati, l’utilizzo di capsule dimagranti prescritte da medici senza scrupoli, più interessati al tornaconto economico che alla salute dei propri assistiti.

Le pillole magiche in questione non sono altro che preparati galenici, in parole povere: un bel cocktail di farmaci. Il preparato galenico per il dimagrimento, in realtà non è illegale, ma dovrebbe essere utilizzato nei soli casi di grave obesità, in quanto i rischi legati all’assunzione degli eccipienti in esso contenuti sono molto alti. Il dimagrimento generato dal utilizzo di questi farmaci è dovuto non dalle proprietà curative degli stessi, bensì dagli effetti collaterali legati alla loro assunzione. Nella maggior parte dei casi si tratta di antidepressivi e acceleratori metabolici. Le sostanze più gettonate per questo tipo di dieta farmacologica sono: La Fluoxetina (un derivato del Prozac), la pseudoefedrina, il Triac (acceleratore dell’attività tiroidea) e la Metformina (antidiabetico).

Il mio consiglio per chi volesse intraprendere questo tipo di strada per il dimagrimento veloce è: controllare sempre la composizione delle pillole da ingerire, perché i danni da esse generati possono essere irreversibili. In fine non bisogna fidarsi di quei medici che prescrivono questo genere di cure senza prima aver visionato attentamente le analisi del sangue per avere un quadro dettagliato dello stato di salute del paziente.

A confermare quanto è stato appena scritto, ecco cosa scrive la U.O di Dietologia e Nutrizione Clinica PO Bellaria-Maggiore-Ausl di Bologna.

 Alcuni medici (“dietologi” e non) che cavalcano l’onda del desiderio di calare di molte persone propongono ai loro clienti un “aiutino” farmacologico per ottenere risultati più soddisfacenti. In tale maniera illudono l’utente di effettuare qualcosa di scientifico e si vantano di essere dei maghi della dietologia.

La normativa vigente in Italia riconosce – come utilizzabili a scopo coadiuvante il calo di peso – solo due molecole: la sibutramina e l’orlistat.

Vieta, nel contempo, la prescrizione di molecole farmacologcamente attive fornite insieme (come singoli prodotti o come preparati galenici contenenti tali sostanze) con lo scopo di ottenere un calo di peso. Questo perché gli effetti collaterali ed i danni per gli utenti superano di gran lunga gli effetti benefici tanto sbandierati da chi li propone.

Le uniche molecole capaci di ottenere cali discreti sono quelle appartenenti alla classe delle amfetamine (derivati della cocaina), che agiscono bloccando il senso della fame; purtroppo, alla loro sospensione, la fame torna e si recupera quanto perso in precedenza. Nel frattempo possono essersi creati dipendenza, problemi cardiologici, problemi psichiatrici. Per tali motivi il loro uso è riservato ai soli casi di soggetti obesi con estrema difficoltà a calare utilizzando la sola dieta, nei quali il calo di peso è indicato soprattutto per motivi di salute.

Per tutte le altre sostanze l’effetto è molto blando ed è basato più sugli effetti marginali di farmaci utilizzati per altri scopi che per reale efficacia in ambito obesiologico.

L’ulteriore dato negativo è rappresentato dal fatto che vengono prescritti indiscriminatamente, senza tener conto del grado di sovrappeso od obesità del soggetto a cui vengono suggeriti e di eventuali patologie associate che potrebbero risentire negativamente di questi apporti (vedi ad esempio la fornitura di ormoni tiroidei in soggetti con patologia ipertiroidea nota o misconosciuta).

L’aspetto peggiore, però, è rappresentato dalla quasi totale inefficacia nel controllo a medio-lungo termine dell’obesità: il peso perso si recupera nel giro di qualche mese, con in più la beffa che quando si cala si perde una quota di massa magra (muscoli, per intenderci) superiore a quella che si perderebbe con la sola dieta e, quando si riprende peso, si accumula solo massa adiposa. Il tale maniera, alla fine, il corpo contiene più grasso di quanto ne possedeva in partenza, anche se il peso è lo stesso.

La fantasia, in ambito prescrittivo, è massima, ma alcune molecole ricorrono piuttosto spesso. Lasciamo ai farmacologi informazioni più approfondite; di seguito forniamo un elenco delle molecole più gettonate.

Mirko Galante

Articolo pubblicato su: www.mygenerationweb.it

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