Stadio San Paolo di Napoli. I tifosi scavalcano e gli steward osservano.
Napoli. Spesso arrivano segnalazioni circa “l’ottimo” lavoro svolto dagli steward del celebre stadio San Paolo di Napoli. Pare che questi signori debbano occuparsi di vigilare sugli ingressi affinché non avvengano irregolarità, e, in effetti, le file sono sempre molto ordinate e ai famosissimi tornelli si accede a due alla volta: Il primo con il biglietto e il secondo di “stramacchio”. Bene informati raccontano che, nei minuti finali di gioco, entrare al San Paolo è molto semplice perchè vengono aperti tutti i cancelli, permettendo a qualsiasi attaccabrighe di accedere allo stadio e creare disordine. In più, come dimostrano le foto, all’interno dello stadio passano inosservate irregolarità come scavalcare, in modo incosciente, le recinzioni che dividono i vari settori. A questo punto è lecito porsi una domanda: Per cosa sono pagati questi ragazzi? Per guardare la partita?
Ecco come viene descritta e regolamentata la figura dello steward dal sito: http://www.osservatoriosport.interno.it/pubblicazioni/steward/introduzione.pdf
Lascio a voi il giudizio.
Steward: profili giuridici, compiti e responsabilità
Introduzione
Con il decreto del Ministro dell’Interno recante
l’organizzazione ed il servizio degli “steward” negli impianti
sportivi, l’ordinamento giuridico italiano vede la nascita di una
nuova figura professionale che, da anni, opera con apprezzati
risultati nei modelli europei più avanzati di gestione della
sicurezza negli stadi.
Certo è che tale profonda innovazione dovrà “fare i conti”
con le resistenze culturali, in primis, dei fruitori del servizio, i
tifosi e quindi degli addetti ai lavori, comprese le Forze di polizia,
le quali sono chiamate ad un cambiamento “radicale” degli
schemi di lavoro che ormai appartengono al passato.
Il nuovo decreto, infatti, combinato con gli interventi
normativi pregressi, disegna una figura di sicurezza le cui
competenze e profili di responsabilità risultano complementari a
quelle delle Forze di polizia alle quali, coerentemente con
l’obiettivo di modernizzazione degli stadi, sono affidati compiti di
controllo e verifica dell’attività degli steward ed assistenza nei
casi in cui la situazione contingente richieda l’esercizio di una
potestà riservata agli appartenenti alle Forze di polizia.
Appare chiaro, quindi, che il legislatore non ha
assolutamente inteso affidare allo steward le funzioni, anche di
natura coattiva, propria della “funzione pubblica”, privilegiando
invece la definizione di una figura con forte caratterizzazione di
accoglienza seppure affidandogli importanti attività per la messa
in sicurezza dell’impianto in stretta collaborazione con gli
operatori di polizia.
In ultima analisi, proprio la logica della “messa in
sicurezza” dello stadio ispira la normativa di settore affidando
allo steward anche compiti di controllo sulle persone all’atto
dell’accesso allo stadio.
Il controllo di sicurezza, pilastro del sistema, è infatti
demandato agli steward sotto il controllo delle Forze di polizia,
legittimato da un lato dalla ormai completa normativa di settore,
che peraltro prevede specifici obblighi sanzionabili
amministrativamente, in capo sia ai club che ai singoli addetti e,
dall’altro, dal rapporto contrattuale tra lo spettatore e la società
sportiva che produce i propri effetti al momento dell’acquisto del
biglietto.
La presente pubblicazione si pone l’obiettivo di proporre un
inquadramento giuridico completo della figura dello steward,
ripercorrendone le tappe salienti, e creare le condizioni per una
compiuta comprensione della materia da parte di addetti ai lavori
e studiosi del settore.
Il volume è, peraltro, arricchito da sintetiche schede che
rappresentano i modelli di alcuni Paesi europei tra i quali quelli
con significativa esperienza nel settore.
Mirko Galante