Inconvenienti del mestiere...Basta riderci sopra.

Pubblicato il da diariodiungiornalistaprecario.over-blog.it

 

Inconvenienti dell’essere giornalista.

Napoli. Nella vita di un giornalista, può capitare che svolgendo un’indagine, si incappi in un piccolo imprevisto. Una buona dose di esperienza, riduce al minimo i pericoli dandoti la possibilità di lavorare calcolando i rischi da correre. Nel mio caso ho peccato d’inesperienza. Il risultato? Due ore in Questura per essere identificato.

Per fortuna, mi sono trovato a interagire con poliziotti ben preparati, e a dispetto di quanto si possa pensare, anche simpatici. Sono stati gentili, chiari nella spiegazione di quanto stava accadendo e abbiamo avuto modo di condividere idee e opinioni sulla situazione di decadenza vigente a Napoli.

Il motivo dell’identificazione è semplice: Facevo delle riprese con la microcamera nelle vicinanze della questura, con lo scopo di documentare il degrado di Piazza Matteotti a causa dei parcheggiatori abusivi. Nulla di male, però la Questura è considerata come edificio “Sensibile”. Per questo motivo sono vietate foto e riprese della struttura, se non previa una specifica autorizzazione. Devo dire che in questo caso, la Digos ha svolto egregiamente bene il proprio lavoro. Riflettendoci, sarei potuto essere: un criminale, un terrorista o un semplice svitato; quindi ben vengano i controlli, purché siano nel segno del rispetto delle leggi.

Sono fermamente convinto che, esperienze simili siano altamente formative per chi svolge un lavoro come il mio. Spesso contestiamo l’operato delle forze dell’ordine senza renderci conto dell’importanza della loro presenza in strada. Ogni giorno, poliziotti, carabinieri e finanzieri, mettono a repentaglio la propria vita per combattere l’illegalità. Anche noi giornalisti, quando non siamo imbavagliati, lavoriamo rischiando le botte e in alcuni casi la vita, per raccontare la verità, per far sì che i lettori siano a conoscenza di quanto è nascosto, e come loro, siamo spesso vittime di luoghi comuni. Ci definiscono squali pronti a tutto per una notizia, lecchini al servizio dei potenti, bugiardi e tanto altro. Questo è ingiusto. Non tutti i poliziotti sono corrotti, come non tutti i giornalisti sono vermi. In primis confesso che non vivo di giornalismo, e quando sono per strada a seguire un’inchiesta, sto rischiando per passione e non per denaro.

Vivere questo genere di avventure può far paura, ma se rispetti la legge e agisci in buona fede, in fin di giornata puoi concederti il lusso di riderci sopra. Ed è quello che ho fatto con la troupe di Striscia la Notizia non appena sono uscito dalla Questura. Il Video sopra riportato ne è testimonianza.

 

Mirko Galante

 

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<br /> grande Mirko<br /> <br /> <br />
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<br /> <br /> Grazie<br /> <br /> <br /> <br />